martedì 4 marzo 2008

Una speranza per la Vita


Eccoci nuovamente a riferire di un evento straordinariamente importante. In questi giorni è stata riportata la notizia del successo di una nuova tecnica alternativa alla diagnosi preimpianto, ma altrettanto efficace – come riferiscono gli stessi prof. FIORENTINO Francesco (direttore del laboratorio di genetica molecolare GENOMA) e prof. GRECO Ermanno (direttore del centro di procreazione assistita dello European Hospital di Roma).
Con questa tecnica è possibile effettuare una selezione degli ovociti da fecondare grazie all’osservazione del “globulo polareancor prima che appunto gli stessi siano fecondati.
Tale procedura non può essere applicata per tutte le malattie genetiche a trasmissione ereditaria ma comunque può essere la soluzione alla gran parte delle stesse.
Questa tecnica innovativa consente di fugare ogni dubbio di carattere etico-religioso riguardo al fatto di dover mettere le mani su un embrione, che seppur di poche ore viene considerato da diverse parti come un essere umano a tutti gli effetti, e in quanto tale la legge italiana (e sottolineo solo la legge italiana) ne vieta la diagnosi pre-impianto anche se finalizzata alla ricerca di gravi malattie a carattere genetico.
Anche se sono fermamente convinto che la legge 40 sulla procreazione assistita o quanto meno le linee guida che ne determinano l’applicazione debbano essere riviste, questa innovativa tecnica consente di poter mettere un freno al “turismo genetico”, fenomeno nato dopo l’emanazione della legge 40 per consentire alle migliaia di coppie affette da malattie a trasmissione genetica di poter ottenere una gravidanza assicurandosi la non trasmissione della malattia.
Beh speriamo quindi che questo sia un primo mattoncino per la costruzione di un qualche cosa di ancor più solido.
Sono rimasto comunque sorpreso (deluso) della poca risonanza mediatica che ha avuto un fenomeno che invece è di enormi proporzioni.
Sembra che ciò che faccia notizia e che viene pubblicizzato in realtà sia solamente ciò che di “negativo” può essere rilevato; quando si deve colpevolizzare qualcuno, quando bisogna sostenere una tesi accusatoria nei confronti di qualche cosa, allora si è pronti a riservare intere rubriche di quotidiani, settimanali, spazi televisivi affinché venga dato sostegno ad una legge che sembra rievocare i tempi dell’Inquisizione.
Di contro, invece, quando si tratta di divulgare notizie positive, sembra regnare un senso di omertà che sovrasta come una pesante coperta su una fiammella (di speranza) fino a soffocarla.