martedì 2 ottobre 2007

Meritocrazia? No grazie!!!


Suona la sveglia e quando apriamo gli occhi realizziamo che quel giorno tanto atteso è arrivato. È la mattina del colloquio di lavoro che tanto abbiamo atteso. Ci prepariamo in maniera impeccabile perché sappiamo bene che la prima impressione, quella che si ha ancor prima della presentazione, nell’istante in cui l’altra persona compare davanti ai nostri occhi, è fondamentale. Il resto del giudizio sarà pesantemente influenzato dalla prima impressione. Sulla nostra preparazione professionale non abbiamo dubbi, siamo coscienti delle nostre capacità, d’altronde non è la nostra prima occupazione, abbiamo anni di esperienza alle spalle. Nel caso in cui si stia cercando una prima occupazione, sappiamo bene che tutti sono disposti ad investire sulla formazione di nuovo personale. Il posto sarà sicuramente nostro!
Ci sono anche quei casi in cui a seguito a delle eccellenti prestazioni lavorative, che hanno reso ottimi risultati positivi all’azienda per cui lavoriamo, abbiamo visto riconosciuti i nostri sforzi con elogi, promozioni e premi.


E sì, avete proprio ragione. Non vivo nello stesso paese che tutti conoscete, o forse sto semplicemente sognando. Fatto sta che, ciò che ho sopra descritto, sembra appartenere ad una realtà ben lontana dalla nostra, ma qualcuno, a volte, mi ha detto che esiste … altrove!
Nella realtà che la maggior parte di noi conosce, per venire assunti occorre essere “segnalati” da qualcuno.


Chi lavora bene e duro, fa semplicemente il suo lavoro, anzi, se dovesse mai capitare di sbagliare, GUAI SERI si abbatteranno su di loro.


Chi invece è segnalato, amico/parente dei propri superiori o semplicemente più furbo (un costante compagno di pranzo, caffè o sigaretta), non solo riesce ad essere pagato per non produrre nulla, ma se sbaglia non gli succede niente, tanto non ci si aspettava gran che da costui. Anzi, per incentivarlo, gli verrà attribuita qualche gratifica se non direttamente una promozione!


Tutto questo rispecchia in pieno la politica che ha portato in tanti anni l’Italia sull’orlo del baratro. Infatti si diceva che si stava bene fino ad alcuni anni fa, quando a mangiare erano un po’ tutti. Peccato che mangiando mangiando si è arrivati a minare le fondamenta della nostra economia portandoci ad una situazione alquanto preoccupante.

Ma ora questo sistema, non solo continua ad essere tuttora in voga, ma risulta essere ampiamente utilizzato anche nel privato, dove nelle aziende è possibile ritrovare il corrispettivo del sistema medioevale dei feudi.
Non riesco a capacitarmi di come possa continuare ad esistere una situazione del genere.
Quei capi che si circondano di adepti lavorativamente insignificanti, mettono a repentaglio la produttività della propria azienda, rischiando inoltre di compromettere anche la loro stessa professionalità.
Per il pubblico è necessario sperare in una terza Repubblica, forse una quarta o quinta saranno necessarie, ma per il privato è ora di far suonare la sveglia affinché non si passi dal letargo ad una condizione più grave da cui riprendersi diventerebbe una strada realmente difficile da intraprendere.

giovedì 27 settembre 2007

La " Strage degli innocenti"


Come definireste l’azione compiuta da un qualsiasi essere umano che punta un’arma verso un altro essere umano inoffensivo e completamente privo di difese, per poi ucciderlo immediatamente dopo a sangue freddo?
Non so voi ma per quello che è il mio modo di recepire le cose si tratta indubbiamente di OMICIDIO VOLONTARIO.
E se poi, dopo aver ucciso il primo essere umano che aveva di fronte, lo stesso ASSASSINO si rivolgesse di fronte al successivo essere umano vicino al precedente e lo uccidesse esattamente come il precedente, per poi ripetere l’azione ancora una volta, e poi un’altra, e un’altra, e un’altra ancora da farne perdere il conto?
Questa io la definirei sicuramente STRAGE.
È esattamente ciò a cui stiamo assistendo impotenti in questi giorni, in questi minuti, mentre io sto scrivendo e mentre voi state leggendo.
Una sola domanda rimbalza nella mia testa senza poter avere una risposta:
PERCHÉ IMPOTENTI?
Perché ci raccontano che non è possibile intervenire?
Come si fa a rimanere impassibili davanti ad una strage così evidente che vuole trasformarsi in uno STERMINIO ASSOLUTO di coloro che forse hanno qualche cosa da ridire verso un regime militare che ammette solamente l’uso della forza come argomento di controllo.
Sono ASSASSINI che non esitano ad uccidere i loro stessi concittadini, le loro guide spirituali e che mettono in campo la forza bruta.
Ora che qualcuno si è accorto che l’informazione è pericolosa si stanno rivolgendo anche contro i giornalisti.
È più facile fare quello che vogliono se nessuno lo viene a sapere e le persone si sentono con le coscienze pulite se, pur sapendo, non sentono (non c’è miglior sordo di quello che non vuole sentire).
E allora che il mondo intero usi la loro stessa lingua per fermare questa INGIUSTIFICABILE ed INCREDIBILE BARBARIA in atto:
la FORZA.
La Forza Internazionale per ripristinare la PACE e cercare di riportare la DEMOCRAZIA in paese dove ormai non esiste più.
Non ci sono in gioco interessi multimilionari, non si dovrebbe combattere contro un popolo, si tratta semplicemente di porsi come un muro davanti a tale esercito di assassini per dare un riparo a quel popolo che stanno sterminando.
È ORA DI DIRE BASTA!!!
Quanto riportato qui di seguito è stato tratto dal sito www.repubblica.it, e dato che credo possa essere un'iniziativa interessante, lo riporto senza apporre modifiche:
"Una maglietta o un nastro rosso in sostegno della Birmania.
E' la parola d'ordine che corre sui blog e sui cellulari, una catena di sms per un gesto di solidarietà a favore dei monaci buddisti e del popolo birmano.
Questo è l'invito che sta circolando in queste ore via sms: "In support of our incredibly brave friends in Burma: may all people around the world wear a red shirt on Friday, September 28. Please forward!" (a sostegno dei nostri amici incredibilmente coraggiosi in Birmania: venerdì 28 settembre indossiamo tutti quanti, in tutto il mondo, una maglietta rossa)."

martedì 25 settembre 2007

Diritto alla Vita!

FINALMENTE!
Ebbene sì credo che finalmente sia il termine giusto per evidenziare un piccolo articolo comparso sui quotidiani odierni.
Si tratta di un tema sfruttatissimo in campagna elettorale ma gettato, immediatamente dopo, in quello che è il contenitore preferito di molti:
il "dimenticatoio".
Mi riferisco alla notizia di una coppia che, dopo un calvario giudiziario che li ha anche portati ad intraprendere il ricorso, ha visto riconosciuto il loro sacrosanto diritto di avere un figlio sano (o quantomeno non malato di talassemia major di cui entrambi i genitori sono portatori sani).
Difatti la Legge 40 sulla procreazione assistita che dovrebbe disciplinare tale materia è risultata essere alquanto ingiusta per una categoria di persone che a causa della stessa hanno visto infrangersi il loro sogno di diventare genitori.
Infatti ci sono delle malattie genetiche di cui si può essere portatori e che una volta trasmesse al tanto atteso figlio, lo ridurrebbero anche ad uno stato vegetativo, facendogli patire un'incredibile agonia fino alla morte che potrebbe sopraggiungere in una manciata di anni.
Quei poveri genitori che si ritrovano a vivere un dramma del genere, vedono distrutte anche le loro stesse vite, basti pensare infatti che iniziano con il perdere il posto di lavoro per poter seguire i propri figli tra una cura e l'altra, da un ospedale all'altro.
Genitori che vedono l'amore verso quei figli soffocato dal dolore e dalla sofferenza dei piccoli che si sottopongono a trattamenti sanitari obbligatori per cercare di allungare la loro vita (oltre che la loro agonia).
Genitori che vivono nella speranza che un giorno, al più presto possibile, la Medicina riesca a trovare un elisir per far guarire i loro piccoli prima che sia troppo tardi.
Alcune di queste malattie, come la talassemia per esempio, necessitano per guarire del trapianto del midollo osseo da parte di un portatore sano e compatibile.
Raramente i genitori risultano essere compatibili, ed allora si cerca di avere altri figli, con la speranza che siano sani e compatibili, per aiutare il fratellino/sorellina a guarire.
Ma per essere sicuri di avere dei figli sani e compatibili è necessario ricorrere a tecniche di fecondazione assistita seguite da diagnosi preimpianto.
Una volta sottoposti a tale tecnica in pochi e solo i più fortunati riusciranno a concepire figli sani e compatibili, ma ancora non è finita.
Occorre infatti aspettare alcuni anni prima di eseguire l'intervento di trapianto, a causa della troppo giovane età del donatore.
Quando poi tale momento sopraggiunge i genitori sono coscienti che l'intervento può concludersi con la riuscita totale (trapianto riuscito senza rigetto e figlio ormai divenuto sano), parziale (trapianto riuscito senza rigetto e figlio rimasto malato), sconfitta (trapianto non riuscito) o con la sconfitta definitiva (morte del figlio).
La Legge 40 sulla procreazione assistita di cui sopra, consente solamente alle coppie che hanno problemi di fertilità di accedere alle tecniche di fecondazione assistita, conseguentemente i genitori di cui sopra, che vorrebbero far guarire un figlio malato, non possono usufruire di tali tecniche.
Nel malaugurato caso in cui poi delle coppie con problemi di fertilità fossero anche portatori di malattie come quella sopra descritta, potrebbero accedere alle tecniche di fecondazione assistita ma non alla diagnosi di pre-impianto, ovvero nel caso in cui uno dei feti risultasse essere portatore malato di qualche grave malattia vige comunque l'obbligo di impiantarlo (come voler infettare per forza un essere umano con qualche malattia non voluta).
Fermo restando la possibilità di procedere successivamente ad una interruzione di gravidanza (che invece è consentito per legge).
Il vaiolo è stato sconfitto grazie alla ricerca scientifica che ha reputato necessario procedere alla vaccinazione di tutte le persone e dei neonati, e se fosse stato necessario intervenire nel momento della fecondazione cosa si sarebbe fatto? Si sarebbe vietata la cura mediante prevenzione di questa malattia?
Sono completamente d'accordo che sia una cosa sbagliata avere figli su ordinazione scegliendone il colore dei capelli e degli occhi, il sesso e la struttura fisica, ma credo che quando una Legge dello stato italiano permetta che quanto sopra descritto possa accadere anche ad un solo cittadino, quasi marcandolo come sub-cittadino o un cittadino di serie c negandogli alcuni diritti fondamentali, credo allora che quella legge sia ingiusta o quanto meno da rivedere.
Magari potrebbe essere sufficiente riconsiderare le linee guida in modo tale da consentire l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita e diagnosi pre-impianto a coloro che sono portatori di gravi malattie genetiche.

lunedì 24 settembre 2007

Calcio...a che punto siamo?

Dopo le intercettazioni dello scorso anno, che hanno generato un fiume di trasmissioni di commenti, pubblicazioni, e quanto altro, sembra che oramai sia tutto stato abbandonato nel dimenticatoio. Lo sdegno popolare sembra inesistente. I campionati sono ripartiti e le squadre catalizzano l'attenzione generale. Vengono rivendicati errori arbitrali e i tifosi, fortunatamente solo una minoranza (o almeno questo è l'augurio), continuano a far parlare di loro nelle cronache nere e non più in quelle sportive.
In tutto questo la serie A vede alla testa una Roma da sogno più in forma che mai, una Juventus che per la prima volta quest'anno può essere indicata come la neo promossa dalla serie B, che cerca di zavorrare la capolista altrimenti in fuga. Questo e tanto altro sembrano invece non lasciare molto spazio alle continue notizie che di calcio sporco vogliono parlare. Recentissima la notizia che il Codacons ritiene che lo Scudetto 2006 potrebbe essere assegnato alla Roma alla luce della vicenda che vedrebbe l'Inter coinvolta nella storia del falso in bilancio.
Ma allora è veramente cambiato qualche cosa oppure vogliamo solo illuderci di questo?

Saluto

Questo è il mio primo post!
Presto saranno on line i nuovi post.
Un saluto a tutti.