giovedì 30 giugno 2011

Non c'è mai fine al peggio oppure non ci accontentiamo mai?

Quando c'era Prodi l'Italia era in crisi, allora siamo tornati alle urne ribaltando i ruoli, ma nulla sembrerebbe essere cambiato. Le poltrone vengono spartite dai vincitori assegnandole secondo un criterio personalizzato e non secondo le volontà popolari. La vittoria viene conquistata con una determinata alleanza che a breve distanza dalle elezioni va a rotoli (mi riferisco allo scisma di Fini con la conseguente creazione del FLI), lasciando il destino della maggioranza in balia degli alti e bassi di chi, in altre occasioni, non avrebbe avuto modo di pretendere (vedi Lega Nord).

In molti pensano di far politica utilizzando gossip e faccende private che invece arrecano enormi danni all'immagine dell'Italia in ambito internazionale, penalizzandoci in maniera marcata e difficile da recuperare.

In pochi si preoccupano dei problemi reali e quei pochi non riescono ad emergere da questo mare in burrasca per potersi fare sentire.

Ora, alle porte della pausa estiva, si avvisa che se si continua così si va a casa, ma son certo che nessuno ha voglia di sbilanciarsi in una tale impresa.

Ci sono le tanto sospirate ferie per tutti, meglio rinviare ad affrontare i problemi un po' più in là. Poi, chissà, con un po' di riposo e tempo in più per riflettere si potrà decidere sul futuro politico della Nazione Italia.

Quindi ora, lasciando parte dei cittadini italiani che dimostrano in piazza contro i lavori per la TAV, altri che manifestano per chiedere le dimissioni di un sindaco non più desiderato, che tanto non ha intenzione di mollare (chissà quale esempio sta seguendo), e considerando la delicata situazione internazionale (la Grecia a rischio di bancarotta, le varie “missioni di pace” che ci tengono impegnati, Afganistan e Libia per nominarne un paio), siamo arrivati al tanto atteso momento intoccabile della pausa estiva.


Sono tante le cose che vorrei scrivere ma al momento non ho tempo né voglia, spero che prossimamente riuscirò a farlo.

martedì 4 marzo 2008

Una speranza per la Vita


Eccoci nuovamente a riferire di un evento straordinariamente importante. In questi giorni è stata riportata la notizia del successo di una nuova tecnica alternativa alla diagnosi preimpianto, ma altrettanto efficace – come riferiscono gli stessi prof. FIORENTINO Francesco (direttore del laboratorio di genetica molecolare GENOMA) e prof. GRECO Ermanno (direttore del centro di procreazione assistita dello European Hospital di Roma).
Con questa tecnica è possibile effettuare una selezione degli ovociti da fecondare grazie all’osservazione del “globulo polareancor prima che appunto gli stessi siano fecondati.
Tale procedura non può essere applicata per tutte le malattie genetiche a trasmissione ereditaria ma comunque può essere la soluzione alla gran parte delle stesse.
Questa tecnica innovativa consente di fugare ogni dubbio di carattere etico-religioso riguardo al fatto di dover mettere le mani su un embrione, che seppur di poche ore viene considerato da diverse parti come un essere umano a tutti gli effetti, e in quanto tale la legge italiana (e sottolineo solo la legge italiana) ne vieta la diagnosi pre-impianto anche se finalizzata alla ricerca di gravi malattie a carattere genetico.
Anche se sono fermamente convinto che la legge 40 sulla procreazione assistita o quanto meno le linee guida che ne determinano l’applicazione debbano essere riviste, questa innovativa tecnica consente di poter mettere un freno al “turismo genetico”, fenomeno nato dopo l’emanazione della legge 40 per consentire alle migliaia di coppie affette da malattie a trasmissione genetica di poter ottenere una gravidanza assicurandosi la non trasmissione della malattia.
Beh speriamo quindi che questo sia un primo mattoncino per la costruzione di un qualche cosa di ancor più solido.
Sono rimasto comunque sorpreso (deluso) della poca risonanza mediatica che ha avuto un fenomeno che invece è di enormi proporzioni.
Sembra che ciò che faccia notizia e che viene pubblicizzato in realtà sia solamente ciò che di “negativo” può essere rilevato; quando si deve colpevolizzare qualcuno, quando bisogna sostenere una tesi accusatoria nei confronti di qualche cosa, allora si è pronti a riservare intere rubriche di quotidiani, settimanali, spazi televisivi affinché venga dato sostegno ad una legge che sembra rievocare i tempi dell’Inquisizione.
Di contro, invece, quando si tratta di divulgare notizie positive, sembra regnare un senso di omertà che sovrasta come una pesante coperta su una fiammella (di speranza) fino a soffocarla.

mercoledì 13 febbraio 2008

Legalizzazione delle frodi fiscali


È semplicemente incredibile!
Non ho un’ottima memoria con appuntamenti e scadenze e quindi devo affidarmi al mio palmare per stare dietro anche a tutte le scadenze fiscali.
Per esempio, il tanto discusso “canone RAI”, che occorre sempre ricordare è una tassa al pari di tante (troppe) altre, e che scade nel mese di gennaio, cerco di pagarlo negli ultimi giorni utili, per non privarmi di una liquidità che per quanto minima è sicuramente molto preziosa.
Se qualche cosa accade che mi impedisce di assolvere al mio dovere di buon cittadino e slitto il pagamento a dopo la scadenza, mi vedrò aumentare il dovuto in proporzione al ritardo nel pagamento (una sorta di sanzione aggiuntiva a causa del ritardo nel pagamento).
In questi giorni è ormai diventato di dominio pubblico la vicenda che ha interessato un noto sportivo italiano e il Fisco.
Dopo l’accertamento di una evasione fiscale, di cui non saprei definirne l’entità dato l’importo che si aggira attorno ai 112 MILIONI di Euro, oggi è stata ufficializzata la soluzione della vicenda:
il furbo sportivo italiano verserà A RATE un importo per un totale di 35 MILIONI di Euro.
Niente sanzioni, niente denuncie.
Chi RUBA allo STATO (noi siamo lo Stato) milioni di euro, è libero di poterlo fare sapendo che tanto nulla potrà essere fatto contro di loro.
Chi, per sopravvivere, per errore o altro che non sia rubare, tarda nei pagamenti allora è penalizzato e deve versare oltre al dovuto anche qualcos’altro a titolo di sanzione e interessi.
Ma non è finita qui; il CATTIVO cittadino viene marchiato, al pari degli animali da gregge, e qualora avesse bisogno di rivolgersi a banche o finanziarie si vedrebbe sbattere la porta in faccia!
Questo a cui abbiamo assistito oggi, gli altri a cui abbiamo assistito in passato e quelli che ancora dovranno avvenire, sono chiari esempi di legalizzazione dell’evasione fiscale.
I miei amici e colleghi concordano con me nel definire sbagliato, schifosamente vomitevole quanto sta accadendo.
Mia moglie afferma che è una situazione scandalosa ed io concordo nel dire che sarebbe necessaria una mobilitazione a livello nazionale per fermare questo spettacolo, indecoroso per un Paese che vuole definirsi civile.
Qualcuno si è arrogato il diritto di decidere per lo Stato (cioè per NOI tutti che paghiamo regolarmente le tasse) di non voler avere ciò che ci spettava da chi doveva dare, secondo le vigenti normative di legge.
Questo non è il primo e neanche l’unico caso che si sia verificato, è solo stato portato all’attenzione pubblica in questo periodo, ma presto verrà dimenticato.
Tutti quei milioni di euro mancanti nelle casse dello Stato, le nostre casse, porteranno a nuove tasse per noi che le paghiamo.
È semplicemente incredibile!
Che DELUSIONE!!!

domenica 10 febbraio 2008

Che moda!!!




Accidenti! Dopo quanto si è detto riguardo ai problemi di alimentazione, che tanto scalpore ed indignazione pubblica hanno sollevato nei mesi scorsi, ho la netta impressione che nulla è cambiato ad oggi.
Già, le tante promesse fatte da uomini esperti che navigano nel vasto ed imprevedibile oceano della moda sembrano essere naufragate e dimenticate da molti, troppi.
In questi giorni nell’osservare alla televisione alcuni servizi e programmi incentrati sulla moda, è con enorme stupore (o forse no) che ho potuto notare quanto le cose in effetti non siano cambiate affatto: le solite modelle sfilavano mettendo in mostra la propria pelle e le proprie ossa.
Ma dove sono quelle modelle un po’ più in carne, o almeno meno magre, che tanto hanno promesso gli stilisti?
Erano forse promesse fatte per motivi pubblicitari o improvvisamente non esistono belle donne con un po’ di salute in più in grado di poter svolgere quella professione?
Correre ai ripari oggi non significa porre rimedio immediatamente a questa malattia, ma occorreranno anni affinché ci si possa riuscire, ma se mai si comincia mai si potrà arrivare ad una soluzione.
Speriamo che chi ha il potere di fare qualcosa di concreto si metta una mano sulla coscienza e che quindi agisca veramente.

mercoledì 6 febbraio 2008

Epilogo (im)prevedibile

Beh, alla fine si è giunti a ciò che molti profetizzavano già da tanto tempo.
Pur avendo tentato di trascinarsi oltre questa improbabile maggioranza ha ricevuto il colpo di grazia.
Di sicuro la fermezza con cui i rappresentanti delle forze politiche dell'opposizione si sono rifiutati di collaborare alla formazione di un Governo "tecnico" ha avuto un ruolo fondamentale.
Comunque, una qualunque maggioranza, degna di quest'appellativo, non avrebbe trovato alcuna difficoltà a sopravvivere alle critiche e prese di posizione degli avversari politici.
Penso che coloro che hanno perso una preziosa occasione per mettere in luce i propri pregi, debbano sicuramente fermarsi a fare un approfondito esame di coscienza.
Difatti se si è giunti alla decisione di sciogliere le Camere per tornare al voto, con buona probabilità lo si deve al fatto che quell'assembramento confuso di una moltitudine di piccoli e grandi partiti si è disgregato come un manufatto di sabbia sulla battigia.
L'unico aggregante, che lo ha fatto resistere sino ad oggi, sembra potersi riassumere molto sinteticamente nella volontà di evitare di riconsegnare il potere nelle mani di un ben specifico avversario e nel tentare di mantenere una poltrona preziosa.
Ma le diversità di pensiero sulle tante questioni politiche ha reso questa maggioranza più debole dell'opposizione.
Cosa accadrà nel prossimo futuro sono sicuro che non sia una cosa così scontata, ma sicuramente assisteremo ad una tale quantità di promesse e di nuove formule di aggregazione sperimentali i cui effetti non prevedibili lasceranno molti scettici pieni di dubbi ed incertezze.
Una classe politica NUOVA, PULITA e SINCERA, sembra essere una richiesta ancora oggi un po' troppo pretenziosa.

PS. È più facile che un corpo sano possa affrontare un intervento a cuore aperto piuttosto che uno malconcio e malridotto che debba essere sottoposto all'estrazione di un dente.

venerdì 25 gennaio 2008

Governo sì ... Governo no ...


Quante sfaccettature, quanti colpi di scena più o meno prevedibili in questi giorni stanno catalizzando l'attenzione pubblica, italiana ed estera.

Mentre un gruppo di persone se ne dicono di tutti i colori facendosi dispetti come neanche i bambini d'asilo riescono a fare, si continua a percepire in maniera sempre più netta come il malcontento popolare continui a crescere tra la gente comune.

Le stesse persone che giorno dopo giorno devono lottare con i maggiori problemi quotidiani, derivanti anche dalle continue complicazioni di una burocrazia tanto macchinosa quanto incomprensibile, si domandano come possano sognare una situazione migliore se non riescono neanche ad avere alternative diverse.

Già, infatti se questa penosa situazione, che è sfociata ieri sera nella sfiducia che il Senato della Repubblica Italiana ha riposto nel Governo, si è protratta per così tanto tempo, è stato a causa della percezione da parte di molti della mancanza di un'alternativa valida alla situazione corrente.

Difatti si è sempre evidenziato un Governo funambolico alla ricerca continua della fiducia, ed un Senato sempre in lotta per non cedere neanche un millimetro di poltrona all'avversario.

Il risultato è stato che il Governo si è sempre salvato grazie a quella manciata di voti su cui hanno avuto un fortissimo peso i Senatori a vita (titolo assegnatogli senza comunque una votazione popolare) e che quindi continuava a fomentare il malcontento popolare.

Ma la protesta degli elettori non è mai stata realmente incalzante, dato che molti non riuscivano ad immaginare una valida alternativa!

Ma ora qualcosa è cambiato, la "maggioranza" si è fratturata; uno dei tanti spicchi che la componevano si è staccato dal frutto geneticamente strano (immagino infatti la maggioranza come se fosse un frutto composto da uno spicchio di mela, da uno spicchio di mandarino, da uno di pera, uno di arancia e così via).

In tanti hanno mostrato sostegno e vicinanza al loro collega Mastella, ancha dall'opposizione, ma, a suo dire, non abbastanza gli "alleati politici", e quindi via con la protesta e la rottura.

Una sfiducia quindi annunciata per la votazione di ieri sera, ci si aspettava una netta sconfitta per il Governo

e invece ...

la sfiducia è arrivata ma veramente di poco (161 voti contrari e 156 voti a favore del Governo), infatti anche il partito di Mastella stesso si è fratturato dando in parte sostegno al Presidente del Consiglio, che, se pur per poco, comunque non ce l'ha fatta.

Cosa significa quanto è successo? Quali sono i reali motivi che hanno spinto Mastella a scindersi dai suoi alleati e che poi hanno causato la frattura all'interno del suo partito?

Ora la decisione spetta al Presidente della Repubblica, che dovrà effettuare il dovuto giro di consultazioni per poi esprimersi in merito.

Sono in molti comunque a sostenere che probabilmente si andrà verso un Governo provvisorio il cui mandato non verrà nuovamente assegnato allo stesso Prodi.

Sempre i ben informati di cui sopra, chissà quanta ragione hanno, ritengono che il tentativo di un ulteriore Governo temporaneao serva a prolungare la vita della legislatura ancora per un po'; chi dice che è perchè non vogliono cedere la poltrona, chi dice che sia dovuto alla volontà di arrivare al minimo periodo necessario a garantire loro la pensione (sul lato è presente un contatore che indica quanto tempo manca), altri ancora pensano che non non essendoci alternative valide non valga la pena di affrontare una nuova votazione.

Noi staremo a vedere e solo il tempo ci dirà chi aveva ragione.