venerdì 25 gennaio 2008

Governo sì ... Governo no ...


Quante sfaccettature, quanti colpi di scena più o meno prevedibili in questi giorni stanno catalizzando l'attenzione pubblica, italiana ed estera.

Mentre un gruppo di persone se ne dicono di tutti i colori facendosi dispetti come neanche i bambini d'asilo riescono a fare, si continua a percepire in maniera sempre più netta come il malcontento popolare continui a crescere tra la gente comune.

Le stesse persone che giorno dopo giorno devono lottare con i maggiori problemi quotidiani, derivanti anche dalle continue complicazioni di una burocrazia tanto macchinosa quanto incomprensibile, si domandano come possano sognare una situazione migliore se non riescono neanche ad avere alternative diverse.

Già, infatti se questa penosa situazione, che è sfociata ieri sera nella sfiducia che il Senato della Repubblica Italiana ha riposto nel Governo, si è protratta per così tanto tempo, è stato a causa della percezione da parte di molti della mancanza di un'alternativa valida alla situazione corrente.

Difatti si è sempre evidenziato un Governo funambolico alla ricerca continua della fiducia, ed un Senato sempre in lotta per non cedere neanche un millimetro di poltrona all'avversario.

Il risultato è stato che il Governo si è sempre salvato grazie a quella manciata di voti su cui hanno avuto un fortissimo peso i Senatori a vita (titolo assegnatogli senza comunque una votazione popolare) e che quindi continuava a fomentare il malcontento popolare.

Ma la protesta degli elettori non è mai stata realmente incalzante, dato che molti non riuscivano ad immaginare una valida alternativa!

Ma ora qualcosa è cambiato, la "maggioranza" si è fratturata; uno dei tanti spicchi che la componevano si è staccato dal frutto geneticamente strano (immagino infatti la maggioranza come se fosse un frutto composto da uno spicchio di mela, da uno spicchio di mandarino, da uno di pera, uno di arancia e così via).

In tanti hanno mostrato sostegno e vicinanza al loro collega Mastella, ancha dall'opposizione, ma, a suo dire, non abbastanza gli "alleati politici", e quindi via con la protesta e la rottura.

Una sfiducia quindi annunciata per la votazione di ieri sera, ci si aspettava una netta sconfitta per il Governo

e invece ...

la sfiducia è arrivata ma veramente di poco (161 voti contrari e 156 voti a favore del Governo), infatti anche il partito di Mastella stesso si è fratturato dando in parte sostegno al Presidente del Consiglio, che, se pur per poco, comunque non ce l'ha fatta.

Cosa significa quanto è successo? Quali sono i reali motivi che hanno spinto Mastella a scindersi dai suoi alleati e che poi hanno causato la frattura all'interno del suo partito?

Ora la decisione spetta al Presidente della Repubblica, che dovrà effettuare il dovuto giro di consultazioni per poi esprimersi in merito.

Sono in molti comunque a sostenere che probabilmente si andrà verso un Governo provvisorio il cui mandato non verrà nuovamente assegnato allo stesso Prodi.

Sempre i ben informati di cui sopra, chissà quanta ragione hanno, ritengono che il tentativo di un ulteriore Governo temporaneao serva a prolungare la vita della legislatura ancora per un po'; chi dice che è perchè non vogliono cedere la poltrona, chi dice che sia dovuto alla volontà di arrivare al minimo periodo necessario a garantire loro la pensione (sul lato è presente un contatore che indica quanto tempo manca), altri ancora pensano che non non essendoci alternative valide non valga la pena di affrontare una nuova votazione.

Noi staremo a vedere e solo il tempo ci dirà chi aveva ragione.

giovedì 24 gennaio 2008

Diritto alla Vita - mosso un altro passo

Proprio ieri è arrivata un'altra notizia che può far felici quanti, a causa della tristemente famosa legge 40 sulla procreazione assistita, si sono visti negare il SACROSANTO DIRITTO di avere dei figli.
Difatti, come già avevamo avuto modo di evidenziare in un precedente articolo, tale legge, e le relative linee guida che il Ministero della Sanità avevano rilasciato, consentono l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita solamente a quelle coppie affette da accertati problemi riproduttivi ed inoltre questa Legge (da molte parti riconosciuta essere ingiusta) vieta categoricamente l'effettuazione della selezione mediante diagnosi preimpianto.
Questo vuol dire che le migliaia di coppie che hanno scoperto di essere interessate da gravi malattie genetiche trasmissibili (come ad esempio la Talassemia), e che proprio per questo motivo vogliono fare attenzione a non procreare un essere destinato a soffrire un calvario per TUTTA LA SUA BREVE VITA, (dato che per alcune patologie la prospettiva attuale di vita si aggira intorno ai 35 anni e per altre anche molto meno), si sono viste negare il diritto di garantire un futuro ai propri figli uguale a quello di tutti gli altri, con le stesse problematiche ma anche con le stesse speranze.
La sentenza del T.A.R. del Lazio che ha accolto favorevolmente il ricorso fatto da un gruppo di associazioni, ha riconosciute nulle le linee guida della legge 40 per eccesso di potere.
In modo particolare è stata contestata la parte che riguarda il divieto di diagnosi preimpianto agli embrioni.
In virtù di quanto sentenziato il T.A.R. del Lazio ha inoltre interessato la Consulta a verificare e a pronunciarsi sulla costituzionalità della Legge 40.
Come già nel precedente articolo si chiedeva, di riconsiderare le linee guida, siamo ancora a chiedere fortemente di rivedere questa legge, in quanto crediamo fermamente che una legge, per quanto possa essere considerata giusta, nel momento in cui penalizza gravemente la liberta alla vita o il diritto alla salute di anche un solo cittadino, allora è proprio da riconsiderare.
Quanto accaduto ieri è solo un piccolo passo, tocca ora aspettare il parere della Consulta, fino ad allora la Legge 40 rimane in vigore così com'è!

martedì 22 gennaio 2008

Il Gran Rifiuto o la Grande Mossa?


È tanto tempo che non aggiorno questo blog, ma ora che volevo tornare a scrivere ho voluto aspettare qualche giorno affinché mi fosse un po’ più chiara la situazione che orbita attorno alla “censura del Papa”.

Difatti sembra che ogni giorno si aggiungano ulteriori dettagli a questa buffa storia.

Avete letto bene, ho appena scritto che si tratta di una buffa storia.

Proprio quando le prime pagine di buona parte delle testate giornalistiche italiane continuano a dedicare a questa storia ampi spazi, io mi “permetto” di sminuirla?

Beh credo fermamente che Benedetto XVI abbia raggiunto il suo fine, ovvero quello di catalizzare, ancora una volta, l’opinione pubblica sul suo pensiero, le sue parole, le sue opinioni.

Come già è stato ampliamente sottolineato da più parti, altri suoi predecessori, pur essendo contestati, si sono puntualmente presentati all’appuntamento, e con altri atteggiamenti ne hanno ottenuto oltre ai fischi e le proteste di piccoli gruppi isolati, apprezzamento e rispetto da parte della maggioranza.

Questo Papa invece ha fatto ciò che solo un grande politico sarebbe riuscito ad ideare.

Non presentandosi all’evento, è riuscito ad innescare un oceano di polemiche che hanno portato la storia in primo piano permettendo al Papa stesso e ai suoi portavoce di avere molta più attenzione di quanta invece ne avrebbero comunque avuta (che è sempre tanta in considerazione del fatto che l’Italia è uno Stato laico).

Quindi dato che il Papa si è rifiutato di presentarsi liberamente, a meno che qualcuno non dimostri che è stato sequestrato o trattenuto contro la propria volontà, e che il discorso che il Papa avrebbe dovuto pronunciare in tale occasione è stato comunque diffuso mediante i mass-media nello stesso giorno in cui lo avrebbe dovuto leggere, mi domando come si possa affermare che al Papa è stato impedito di partecipare o che al Santo Padre sia stata negata la possibilità di parlare?

È sembrato essere il colpaccio di un grande stratega politico che con unsa sola mossa è riuscito a essere vittima e unico protagonista con diritto di parola.

Ora che il Governo attuale naviga in brutte acque, i portavoce di Benedetto XVI rilasciano dichiarazioni con cui addossano la responsabilità del Gran Rifiuto (mi riferisco a quello del Papa di presentarsi) al Governo stesso.

Chissà se anche questa è una mossa di un grande stratega politico che per scrollarsi di dosso eventuali addebiti di responsabilità ne scarica tutto il peso su chi sta già affondando?

Comunque sia questa dichiarazione è in contrasto con chi dice che al Papa è stato impedito di partecipare o di parlare a causa di quei professori e studenti che avevano semplicemente manifestato un loro dissenso alla partecipazione del Pontefice in quella precisa occasione, in quanto, come i portavoce della Santa Sede hanno rivelato, è stato un suggerimento che il Governo ha voluto dare al Santo Padre.

Quello che nessuno ha mai il coraggio di sottolineare è che tale suggerimento non è di carattere vincolante rimandando un’eventuale decisione all’interessato dal suggerimento.
Questo post non vuole essere una critica al Santo Padre ma piuttosto uno spunto di riflessione per tutti coloro che per partito preso e spinti da uno spirito di difesa, il più delle volte fuori luogo, partono all'attacco delle persone che vogliono incolpare senza che colpevoli siano, o, ancora peggio, per coloro che per mettersi in luce non esitano ad attaccare qualcuno più debole e con meno difese.